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Channel: Alessandro Borghese - Dissapore
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Alessandro Borghese riapre a Milano il suo ristorane AB – Il Lusso della Semplicità

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Buone notizie: Alessandro Borghese, dopo essere guarito dal Coronavirus, è in procinto di riaprire a Milano il suo ristorante AB – Il Lusso della Semplicità.

La data della ripartenza sarà quella del 4 giugno, ovviamente il tutto in totale sicurezza. C’è anche già qualche indiscrezione sul menu. La Cacio&Pepe non mancherà, ma sarà accompagnata da piatti inediti nati nel corso degli ultimi mesi, tutti realizzati con ingredienti di alta qualità. Fra di essi avremo:

  • Supplì al telefono con rigaglie di pollo
  • Spaghettone Pasta Armando con aragosta dei nostri mari
  • Anatra alla brace con more e cipollotto arrosto

Fra le novità che attendono gli ospiti ci sarà anche una particolare capsule collection targata Luigi Biasetto. Il Maestro pasticcere, infatti, ha creato una selezione di dolci in edizione limitata.

Ma non finisce qui. Proprio per festeggiare la tanto sospirata riapertura, ecco che chef Borghese ha stretto una collaborazione con KayOne, noto esponente della Street Art. Da questa partnership è nata la mostra Urban Taste: sarà visitabile su appuntamento nei giorni di apertura del ristorante (e anche grazie a una mappa virtuale).

Inoltre questa mostra fa parte della più ampia rassegna “La ricetta dell’Universalismo”, organizzata dalla Fondazione Rodolfo Viola. Il suo scopo è quello di sfruttare le espressioni delle diverse discipline artistiche per fornire gli ingredienti necessari per stimolare una visione del mondo che passi anche attraverso gli occhi dell’arte.

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4 Ristoranti: Alessandro Borghese avvistato a Pantelleria

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Dopo il Molise, Siena e la Valpolicella, ecco che adesso Alessandro Borghese è stato avvistato a Pantelleria per le riprese di una nuova puntata della prossima stagione del programma 4 Ristoranti.

Il programma andrà prossimamente in onda su Sky Uno e TV8. Una delle puntate si svolgerà di sicuro a Pantelleria: qui l’istrionico chef è stato riconosciuto mentre girava con tanto di camicia hawaiana e cappellino d’ordinanza in testa.

Come di consueto, quattro ristoranti di Pantelleria si sfideranno per vincere il titolo di Miglior ristorante e il premio di 5mila euro da investire nella propria attività. Purtroppo non si sa ancora quali siano i quattro locali prescelti.

Se è vero che tanti fan hanno incrociato Borghese e il van nero di 4 Ristoranti a Pantelleria, ecco che la produzione ha chiesto il massimo segreto per quanta riguarda le location. Tuttavia qualcuno ha già fatto qualche pronostico, questi i più gettonati (staremo poi a vedere se ci hanno azzeccato):

  • L’Altamarea
  • Al Tramonto
  • Firiciaki
  • un ristorante non ben specificato dalle parti del Lago di Venere

Secondo quanto rivelato dallo chef Borghese sul suo profilo Instagram, le riprese a Pantelleria andranno avanti fino a venerdì prossimo. Questi alcuni degli scatti fatti a Pantelleria e pubblicati sul suo account Instagram. Qui lo vediamo con camicia hawaiana, cappello e una pianta di capperi:

e qui con sfondo marino alle spalle:

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Alessandro Borghese Piatto Ricco: al via da oggi il nuovo programma dello chef

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Proprio da oggi su TV8 partirà il nuovo programma dal titolo Alessandro Borghese Piatto Ricco. Il nuovo palinsesto del canale ha confermato che nella sua programmazione, da oggi, è prevista la prima puntata dell’inedito cooking show dello chef.

In precedenza si sapeva che Alessandro Borghese Piatto Ricco sarebbe andato in onda a settembre, ma non era ancora stata rivelata la data ufficiale. Adesso, invece, sappiamo che alle 19.30 debutterà questo nuovo format (andà in onda dal lunedì al venerdì). Ma come funziona il programma?

Prodotto da Banijay Italia, chef Alessandro Borghese dirigerà una gara fra tre concorrenti insieme alla collaborazione con chef Gennaro Esposito. I concorrenti saranno cuochi amatoriali provenienti da tutta Italia. La particolarità è che, durante la gara, potranno anche bluffare per cercare di strappare la vittoria ai rivali.

alessandro borghese

Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Borghese ha spiegato che, oltre al talento in cucina, in questo cooking show è necessario fare anche un po’ di strategia. Per la prima volta in un programma di cucina, non sono importanti solamente le capacità ai fornelli, ma anche quelle di divertirsi, osare e anche bluffare.

I tre concorrenti dovranno sfidarsi in due round di cucina. Alla fine del primo, uno di loro viene eliminato e gli altri due si sfidano nella finale. Come spiega Borghese, in questo tipo di gara non bisogna solamente preparare il piatto migliore, ma capire come rimanere in gara per vincere il premio finale. In palio ci sono 300 euro per chi decide di autoeliminarsi al primo round, 500 per chi si autoelimina alla fine del secondo, mentre al vincitore spettano 1.000 euro.

Si tratta di un meccanismo di gioco insolito per un cooking show, in cui la strategia la fa da padrone: il sistema non è meritocratico, ma strategico. Una particolarità: nella finalissima chef Gennaro Esposito non darà un giudizio chiaro e netto, bensì userà aggettivi vaghi in modo da non far capire ai concorrenti quale sia il piatto più buono e da permettere loro di giocarsi la sfida finale fino all’ultimo.

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Alessandro Borghese Kitchen Sound: la settima stagione in arrivo dal 20 settembre

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Non c’è mai abbastanza Alessandro Borghese in televisione. Dopo il debutto in Piatto Ricco insieme a Gennaro Esposito, ecco che lo chef rock sta per tornare con un altro suo format molto celebre: siete pronti per la settima stagione di Alessandro Borghese Kitchen Sound?

L’appuntamento è per lunedì 20 settembre: all’ora di pranzo su Sky Uno (canale 108 di Sky) e su NOW TV ecco che torna l’appuntamento che unisce cucina e musica. È lo stesso Alessandro Borghese sui suoi canali social a darci qualche anticipazione.

Alessandro Borghese

Questa settima e nuova stagione di Alessandro Borghese Kitchen Sound si comporrà di 70 puntate inedite. In esse lo chef ci farà conoscere lo street food internazionale, il vero “cibo da strada”, ma non solo: andremo alla scoperta dei piatti della tradizione e dei grandi classici italiani, senza dimenticarci delle specialità ideate da chef Borghese e presentate agli ospiti del suo ristorante AB – Il Lusso della Semplicità a Milano.

Ma non finisce qui. In questa nuova edizione del programma ci sarà una novità: fra i dieci ospiti consueti, infatti, farà la sua comparsa per la prima volta anche un flair bartender, nello specifico Giorgio Facchinetti. Insieme a chef come Giancarlo Morelli e Cristiano Tomei e a Maestri Pasticceri come Sal De Riso e Luigi Biasetto, ecco che anche Giorgio Facchinetti porterà nella cucina di Kitchen Sound tutte le sue proposte più originali.

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Alessandro Borghese aprirà un bistrot al Casinò di Venezia

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Mentre Massimo Bottura apre la Gucci Osteria a Tokyo ecco che Alessandro Borghese, invece, aprirà un nuovo bistrot a Venezia, più precisamente all’interno del Casinò di Ca’ Vendramin Calergi.

Già da qualche tempo giravano rumors in merito all’apertura di un nuovo locale dello chef Borghese a Venezia. Ma ecco che, adesso, arrivano le prime informazioni concrete. Il patron de Il Lusso della Semplicità dovrebbe aprire un bistrot attivo dalla colazione a sera, non un ristorante dunque, al piano terra di Ca’ Vendramin Calergi dove ha sede il Casinò di Venezia.

Chef Alessandro Borghese

Di sicuro il bistrot non dovrebbe aprire i battenti prima di tre mesi. Quello che è certo è che Borghese aveva intenzione di aprire un nuovo locale qui sin da prima della pandemia, presentando anche un’offerta durante una manifestazione d’interesse pubblicata dal Casinò (si vede la sua firma sul contratto).

Inoltre nel 2019 Borghese aveva girato a Venezia le riprese del suo programma 4 Ristoranti: durante quella puntata era stato premiato il ristorante Zanze XVI di Tolentini. Quindi l’interesse di Borghese per la Serenissima si può tranquillamente dire che sia di vecchia data.

In precedenza, nel piano terra del Casinò avevano trovato spazio prima una discoteca e poi un bar. Attualmente, invece, quei locali sono vuoti. Per poco ancora: fra un po’ Borghese dovrebbe aprire il suo bistrot, anche se non è stata rivelata alcuna data ufficiale.

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Alessandro Borghese aprirà un ristorante presso il Casinò di Venezia

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Manca ormai pochissimo all’apertura del nuovo ristorante di Alessandro Borghese. La location prescelta è quella del Casinò di Venezia, più precisamente il piano terra di Ca’ Vendramin Calergi sul Canal Grande.

Secondo indiscrezioni, fra qualche settimana finiranno i lavori di allestimento. A quel punto Borghese ha stabilito di iniziare una fase di test per valutare la gestione del locale, mentre l’apertura al pubblico vera e propria avverrà fra fine aprile o inizio maggio al più tardi.

Quindi, amici veneziani, non stupitevi se in questi giorni vedrete Alessandro Borghese aggirarsi per la città: non è lì per una nuova puntata di Quattro Ristoranti, bensì per seguire da vicino le ultime fasi di allestimento del ristorante.

Alessandro Borghese

La sede prescelta da Borghese non è certo facile da gestire. Durante il lockdown il Casinò è stato chiuso a lungo, salvo essere riaperto questo mese. Tuttavia, al momento, il Casinò è attivo solamente dal venerdì alla domenica e con il solo turno pomeridiano (durante i due anni di lockdown è stato aperto solamente per permettere lo svolgimento dei tornei nazionali e internazionali, fra l’altro solo una volta al mese).

Alessandro Borghese ha deciso di affittare dalla Casinò di Venezia Gioco Spa uno spazio ampio al piano terra del palazzo nobiliare, area che, fino a qualche tempo fa, era destinata alle slot machine. Adesso queste ultime sono state trasferite al primo piano, il cosiddetto piano nobil, in modo da avere i giochi tutti nella stessa area.

Il ristorante di Alessandro Borghese ha un’apertura che permette di accedere direttamente al giardino storico del Casinò, conformazione che ben si adatta alla possibilità di organizzare cene estive all’aperto e serate tematiche. Inoltre il ristorante avrà anche un accesso indipendente rispetto all’entrata del Casinò. Questo vuol dire che al ristorante potranno accedere tutti, non solo coloro che vanno al Casinò.

Tuttavia i giocatori del Casinò, grazie a un’apposita convenzione, potranno cenare nel ristorante di Borghese se lo vorranno. Il nuovo bistrot di chef Borghese lavorerà, poi, accanto allo storico ristorante del Casinò, il Wagner (a quest’ultimo possono accedere solo ed esclusivamente i giocatori).

Gianluca Forcolin, presidente del Casinò e Michele Zuin, assessore al Bilancio e alle Partecipate, hanno spiegato che il ristorante, così come voluto da Borghese, sarà aperto a tutti, esattamente come succede con il suo altro locale di Milano, Il Lusso della Semplicità.

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Alessandro Borghese accende il dibattito: “Lavorare non significa per forza essere pagati”

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Alessandro Borghese ci ha messo veramente poco per accendere il dibattito sul web: la sua affermazione “Lavorare non significa per forza essere pagati” ha letteralmente scatenato l’indignazione dei social.

Tutto nasce quando Alessandro Borghese e altri chef hanno rilasciato un’intervista al Corriere della Sera parlando di una delle questioni più spinose che attanagliano al momento il settore della ristorazione: la ricerca di nuovi collaboratori.

Come molti altri chef, stellati o meno, anche Alessandro Borghese ha spiegato di faticare a trovare nuovi collaboratori. A causa della pandemia, infatti, molte persone, sia nell’ambito della ristorazione che in altri, si sono dovuti reinventare e hanno trovato altri lavori. In molti, poi, hanno riscoperto che passare più tempo in famiglia o avere più tempo per sé non è poi un così grave peccato mortale ed ecco che, anche con la ripartenza dei ristoranti, semplicemente molti chef, camerieri e barman hanno orientato le loro scelte lavorative verso altri ambiti.

Alessandro Borghese chef

Il problema, però, è che così nei ristoranti manca il personale. Nell’intervista rilasciata al Corriere, Borghese ha raccontato la sua ultima esperienza: una delle scorse sere, diversi membri della sua brigata hanno dato forfait all’ultimo e gli altri non si sono dichiarati disposti a sostituirli. E così in cucina, per portare a termine il servizio, sono rimasti solamente lui e il suo braccio destro.

Secondo Alessandro Borghese, i ragazzi di oggi “hanno capito che stare in cucina o in sala non è vivere dentro a un set” e che bisogna essere devoti al lavoro, anche facendo qualche sacrificio. Ha poi ricordato di quando lui ha fatto la gavetta, saltando feste di compleanno e uscite con gli amici perché, parole sue, se “vuoi diventare Alessandro Borghese devi lavorare sodo, a me nessuno ha regalato nulla. Mi sono spaccato la sciena, io, per questo lavoro che è fatto di sacrifici e abnegazione”.

E già questo sarebbe bastato per sollevare polemiche. Solo che, poi, sono arrivate le parole che hanno letteralmente fatto incendiare social come Twitter. Sempre secondo lo chef, i giovani adesso “preferiscono tenersi stretto il fine settimana per divertirsi con gli amici. E quando decidono di provarci lo fanno con l’arroganza di chi si sente arrivato. E la pretesa di ricevere compensi importanti. Da subito”. E poi la stoccata finale: “Sarò impopolare, ma non ho alcun problema nel dire che lavorare per imparare non significa essere per forza pagati”.

Ok, a questo punto Twitter ha lanciato l’allarme antincendio: il popolo social ha levato proteste indignate. E non tutte sbagliate. Perché la questione è complessa, non è tutto bianco o nero, in mezzo c’è tutta una gamma di grigi per cui in realtà ambo le parti hanno torto e ragione contemporaneamente.

alessandro borghese

Alessandro Borghese non è certo il primo a lanciare un allarme simile. C’è chi sostiene che sia tutta colpa del reddito di cittadinanza, come Vincenzo De Luca che lamentava la mancanza di camerieri in Campania o come chef Federico Palestini che sosteneva che con il reddito di cittadinanza i giovani non vogliono lavorare nel weekend (ma questo lo diceva nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, il che vuol dire che il problema nasce a monte e che è stato solamente esacerbato dal Covid-19).

La stessa FIPE durante il Sigep 2022 di Rimini, tenutosi a marzo, aveva spiegato che nel settore della ristorazione mancano 200mila addetti.

Dunque perché questa volta le parole di Borghese hanno fatto storcere così tanti nasi? Beh, un po’ per via della sua popolarità, un po’ forse anche per la sua storia e il modo in cui ha posto la questione. Alcuni utenti, infatti, non hanno potuto fare a meno di fargli notare che, ok avrà fatto la gavetta (sulle navi da crociera, eh), i sacrifici e tutto il resto, ma è indubbio che rimane pur sempre il figlio dell’attrice Barbara Bouchet e di un imprenditore, quindi, magari, anche solo a livello economico è possibile ipotizzare che abbia dovuto penare un po’ meno rispetto ad altri. D’altra parte, il fatto che si sia diplomato al prestigioso American Overseas School of Rome, con rette da 10-25mila euro, non è forse per tutti.

Altri, invece, si concentrano sulla questione del “pagare per imparare”, ma anche in questo caso ci va il giusto mezzo. Se da una parte non è corretto per chi impara un lavoro e ha zero esperienze richiedere cifre da esperti, altrettanto non è corretto pretendere che per imparare uno debba lavorare gratis per “n” tempo. Che poi, sempre a dare la colpa alla categoria “giovani” in generale: non si può fare di tutta l’erba un fascio.

E ancora:

Poi ci sarebbe anche la questione del lavorare la sera e i weekend, ma anche qui è complessa la discussione: va da sé che a nessuno piace lavorare nei weekend, di sera o di notte. Non piace ai camerieri, ma di sicuro non piace neanche in altri ambiti: credete che ai medici o ai veterinari piaccia lavorare a Natale, di domenica o di notte? Che ai Carabinieri piaccia fare le ronde notturne? Che poi il discorso si amplia: ok lavorare nei weekend, ma se la paga è adeguata e poi hai dei giorni di recupero di settimana, perché no? Il problema è quando lavori continuativamente anche il weekend, senza avere giorni di stop e senza ricevere adeguate soddisfazioni economiche.

Quello che fa strano è che un personaggio così amabile e alla mano come Borghese, che ha candidamente ammesso che lui da giovane ha fatto la gavetta ed è stato sottoposto a tutto ciò (che possiamo riassumere con: turni massacranti, vita sociale zero, paghe ridicole), al posto di cercare di migliorare la situazione, trovi normale continuare a perpetrare questo atteggiamento. E non è neanche la prima volta che sostiene una cosa del genere: già a ottobre 2021 aveva dichiarato che “faticava a trovare i collaboratori e che i ragazzi non accettavano di essere sottopagati”. Dai? Non l’avrei mai detto.

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Enrico Bartolini nuovo giudice di Celebrity Chef di Alessandro Borghese

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Oggi debutta il nuovo programma culinario di Alessandro Borghese, Celebrity Chef. E per la prima volta in TV fa la sua comparsa anche Enrico Bartolini, nelle inedite vesti di giudice.

Enrico Bartolini, infatti, sarà il giudice del nuovo programma di Alessandro Borghese (quest’ultimo si sarà ripreso dallo shitstorm scatenato dalle sue ultime esternazioni?), accando ad Angela Frenda, food editor del Corriere della Sera.

In pratica nel programma alcuni volti noti del settore dello spettacolo, dovranno preparare un intero menu degustazione, giudicati poi proprio da Bartolini e da Angela Frenda.

Enrico Bartolini

Bartolini, alla sua prima esperienza televisiva, ha spiegato che, inizialmente, non è stato facile superare l’imbarazzo delle telecamere: è una persona molto riservata. Bypassata la timidezza iniziale, però, si è subito sentito a suo agio perché, in fin dei conti, nel programma deve assaggiare e giudicare i piatti, cosa che praticamente fa tutti i giorni nei suoi ristoranti.

Solo che, questa volta, ha dovuto valutare persone che non sono certo degli chef professionisti, ma tutti hanno dimostrato di impegnarsi parecchio, superando a volte le prove usando la tecnica, a volte la fantasia. Il che lo ha reso meno severo nei suoi giudizi (quindi è lecito aspettarsi un Bartolini non in Cracco’ style?).

Bartolini ha poi spiegato che programmi come questo possono aiutare a raccontare con leggerezza e ironia tutto l’impegno e la dedizione che il lavoro del cuoco richiede. Dietro la figura dello chef, infatti, ci sono sacrifici, passione e competenza.

Ha poi rassicurato tutti: nonostante si sia divertito in questa inedita esperienza televisiva, la sua attenzione prioritaria rimane la sua cucina.

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4 Ristoranti: Alessandro Borghese contestato a Livorno, “Non sei il benvenuto, il lavoro si paga sempre”

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A Livorno l’arrivo di Alessandro Borghese per la registrazione della nuova puntata del suo programma 4 Ristoranti non è stato accolto con il consueto entusiasmo. Anzi, lo chef è stato contestato a causa delle sue precedenti affermazioni, con tanto di striscioni che recitavano “Non sei il benvenuto, il lavoro si paga sempre”.

Solitamente l’arrivo in una città della troupe di 4 Ristoranti è un motivo di festa e orgoglio: si tratta di un modo come un altro per pubblicizzare quella città e i suoi locali. Solo che le esternazioni dello chef fatte qualche settimana fa, in merito al fatto che i giovani non hanno più voglia di lavorare, non vogliono fare la gavetta e ardiscono chiedere di essere pagati, ecco che non sono state dimenticate.

Così come non sono stati dimenticati gli altri imprenditori, come Flavio Briatore, che ha difeso le parole dello chef sostenendo che bisognava sospendere il reddito di cittadinanza durante i mesi estivi.

alessandro borghese

I livornesi, infatti, hanno deciso di accogliere Borghese con una serie di striscioni contro lo chef con la scritta “#Cercasischiavo #maipiùsfruttamento Chef Borghese: il lavoro si paga sempre!! A Livorno non sei il benvenuto”. Gli striscioni sono stati posizionati in via della Venezia, scali del Refugio e scali della Fortezza Nuova.

Ad appenderli sono stati quelli del sindacato Usb Livorno, gli stessi che a Venezia, qualche giorno fa, aveva appeso alcuni manifesti per aderire alla campagna nazionale “cercasi schiavo”, chiedendo giusti diritti e compensi per i lavoratori stagionali. Da un po’, infatti, ci si chiede se questi chef e imprenditori facciano bene a parlare del lavoro nel loro settore in questi termini.

In un post sui social il sindacato ha poi voluto ricordare a Borghese che il lavoro gratuito si chiama sfruttamento. E che il lavoro si deve pagare, sempre.

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4 Ristoranti con Alessandro Borghese: sesta puntata in Val Badia

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Non prendete appuntamenti per giovedì 28 maggio: alle ore 21.15 andrà in onda la sesta puntata di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese. L’episodio andrà in onda su Sky Uno, canale 108 di Sky, su Sky Go e su Now TV. Questa volta lo chef ci porterà a scoprire 4 locali della Val Badia.

Le regole ormai le conosciamo tutti. A turno uno dei ristoratori ospiterà a pranzo o a cena i tre rivali e Alessandro Borghese nel suo ristorante. Mentre Alessandro Borghese andrà ad ispezionare la cucina (mi raccomando: niente coltelli appesi al muro, cappe sporche o mestoli lasciati in giro), gli altri ristoratori cominceranno a valutare la location e la sala.

Dopo aver mangiato, arriva il momento dei voti. Ogni ristoratore darà un voto da 0 a 10 alle seguenti categorie:

  • Location
  • Menu
  • Servizio
  • Conto

Anche Alessandro Borghese farà lo stesso e con i suoi voti potrà confermare o ribaltare il risultato della classifica. In aggiunta Borghese avrà a disposizione uno speciale bonus di 5 punti per giudicare un elemento particolare (cambia ad ogni puntata). Il vincitore avrà diritto al titolo di Miglior Ristorante e a un contributo economico da 5mila euro da investire nell’attività.

Questi sono i 4 Ristoranti in gara in Val Badia:

  • Tlò Plazores di Uli a Sani Vigilio di Marebbe (Val Badia): Uli è la titolare e chef. Il ristorante è stato aperto nel 2000, mentre dal 2007 si occupa in prima persona della cucina. Il marito, invece, è il responsabile delle coltivazioni. La location ha un che di tradizionale, assomiglia a un rifugio, mentre all’interno sembra di essere in una casa. La cucina è tipica della tradizione ladina, ma rivisitata in chiave contemporanea
  • Fana Ladina di Alma a San Vigilio di Marebbe (Val Badia): Alma è la titolare e direttrice di sala. Gestisce il locale dal 2000 servendo ai tavoli con i costumi tipici ladini. Il ristorante sembra una casa di montagna e l’interno è arredato con oggetti tipici della zona. Ha anche un orto con gazebo e un patio. Anche in questo caso il menu appartiene alla tradizione ladina
  • Adlerkeller di Svetlana a Corvara (Alta Badia): Svetlana è la titolare e direttrice di sala. Insieme al marito Luis e alla suocera, si occupa del ristorante. La location è tipica tirolese con travi, sedie e tavoli di legno e pavimento in cotto. Inoltre ha anche un giardino e una terrazza. La cucina è tipica ladina
  • Rifugio La Marmotta di Verena a Corvara (Alta Badia): Verena è la titolare e direttrice di sala (anche se ama aiutare un po’ dappertutto il suo staff). La location è un classico rifugio di montagna, rustico. La cucina propone piatti tipici ladini

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4 ristoranti con Alessandro Borghese in Val Badia: le nostre pagelle

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La puntata di stasera di 4 ristoranti, ambientata in Val Badia, si preannuncia ghiotta. Non solo perché ci piace la cucina ladina, una di quelle fatte con ingredienti del territorio, poche chiacchiere e un sacco di sostanza.

Ma anche perché le puntate di montagna, alla fine, sono tra quelle che ci danno più soddisfazione. Sarà probabilmente perché quella è gente che – tendenzialmente – ha scelto di vivere isolata da tutto e da tutti, e non è esattamente a suo agio seduta a un tavolo con quattro sconosciuti e migliaia di occhi addosso. In più, i quattro concorrenti della puntata sono quattro agguerritissime donne ladine, e già solo all’idea si preannunciano lanci di coltelli (in legno tradizionale, s’intende).

Perciò per noi è l’occasione migliore per dare sfogo alle nostre pagelle, che per fare onore al tema avranno un bonus speciale (di un punto) dato alla concorrente più burbera (mentre quello di Ale, più banalmente, verrà assegnato ai migliori canederli).

Uli, Tlò Plazores

4 ristoranti val badia

Uli punta tutto sull’effetto WOW (per usare le sue parole). Si presenta come una contadinotta di campagna, del tutto sottotono, al punto che quando incontra Alessandro Borghese, armato di tutto il suo immotivato entusiasmo, sembra essere lei stessa a chiedersi cosa diavolo ci fa lì in mezzo. “Ma che ti ridi, Alessandro?”, sembra pensare Uli mentre dispensa, con una quiete soporifera, le sue pillole di saggezza.
Perché l’effetto WOW di Uli sta proprio in questo: commenti molto dettagliati, tentativi di cucina ricercata, un approccio equilibrato da madama piemontese. Alla faccia della contadinotta.

VOTO: 7 e 1/2

Svetlana, Adlerkeller

4 ristoranti val badia

Quanta gioia, Svetlana. Si presenta con l’abito tradizionale, sorridente e solare, e ti aspetteresti di vederla saltellare qua e là come un piccolo cartone animato. E invece, se di cartone animato vogliamo parlare, forse il paragone possiamo farlo con la signorina Rottenmeier, algida governante di Heidi. Non c’è critica che accetti, né dalle colleghe né dal povero Borghese. E quando arriva il suo turno di dare voti e commenti, si scopre che dietro al suo sorriso ci sono denti affilati pronti a mordere anche i canederli più stopposi.

VOTO: 5 e 1/2

Verena, Rifugio La Marmotta

4 ristoranti val badia

Verena quando arriva con la sua camicia a scacchi stile boscaiolo, le mani in tasca e la musica rap in sottofondo, un po’ fa paura. Ma poi, nel suo ambiente, circondata dal suo staff, pare un’altra persona, una con cui ci siederemmo volentieri a bere una birra. Un’immagine che ci confonde, al pari dei suoi voti: 6 a una location “molto bella”, 6 a un servizio che ha apprezzato molto. E noi, a chi fa così, siamo soliti restituire la sufficienza. Con mezzo punto in più, perché Verena a un certo punto ha anche il coraggio e l’umiltà di dire che un piatto è migliore del suo.

VOTO: 6 e 1/2

Alma, Fana Ladina

4 ristoranti val badia

Alma è come il suo vestito tipico ladino: colorato, rassicurante, divertente. Ma con qualche bottone slacciato sulla scollatura, a sottolineare quel pizzico di malizia che ricorda che qui non siamo nel regno delle favole. Sempre solare e sorridente, si scopre al momento dei voti e delle critiche super cattivella. Motivo per cui, del tutto a sorpresa, prende lei il nostro bonus per la più burbera.

VOTO: 7 + 1 di bonus

Alessandro Borghese

4 ristoranti val badia alessandro borghese
Ci è parso intimorito, il povero Ale, seduto al tavolo con quattro donne che in confronto Crudelia DeMon era buona come un canederlo soffice soffice. Ha provato a tirarsi su mangiando uno stinco dietro l’altro, ma ha preferito rimanere un po’ nascosto, all’ultimo banco, senza dare troppo nell’occhio per non essere pizzicato dalla maestra in vena di mettere qualche 3 in pagella. Difficile non capirlo, ma la verità è che le concorrenti, a ‘sto giro, se lo sono mangiato.

VOTO: 5

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Ristoranti: Alessandro Borghese riapre il suo AB a Milano

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Lo chef Alessandro Borghese riapre il suo “AB-Il lusso della semplicità” in Via Belisario a Milano. Da oggi i clienti potranno di nuovo assaporare le prelibatezze del cuoco che ha studiato in questo periodo nuovi piatti in linea con la stagionalità delle materie prime.

Borghese è stato tra i primi a proporre i cosiddetti voucher culinari, con la creazione delle originali AB CARD che permettono di regalare e regalarsi percorsi gastronomici nati dal suo estro creativo. Alle nuove AB card, disponibili anche in versione vegetariana, possono essere abbinate le AB card wine per un’esperienza di gusto a 360 gradi.

Lo chef istrionico è stato colpito anche lui dall’emergenza sanitaria (ha anticipato la cassa integrazione ai suoi dipendenti). Borghese – che gestisce un’attività che comprende attività di catering, agenzia di consulenza, pastificio, oltre al ristorante – nelle settimane precedenti aveva detto di aver perso quasi la metà degli introiti da quando è cominciata la crisi sanitaria.

Dal 25 maggio è approdato con la nuova stagione di Kitchen Sound su Sky Uno che già accoglie la programmazione dell’itinerante 4 ristoranti. In un momento come quello attuale, la trasmissione cerca di porre l’accento sulla valorizzazione della cultura gastronomica italiana.

[Fonte: Milano Notizie]

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4 Ristoranti con Alessandro Borghese: settima puntata a Milano

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Siamo arrivati ormai alla settima puntata della nuova stagione di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese e questa volta il van ci trasporterà a Milano alla ricerca del miglior locale del capoluogo dove fare un brunch. Come di consueto, la puntata andrà in onda giovedì 4 giugno alle ore 21.15 su Sky Uno (canale 108 di Sky) e su Now TV.

Dalla Val Badia della sesta puntata, ci trasferiamo a Milano, città fra l’altro dove Borghese vive e dove opera il suo locale AB – Il lusso della semplicità (quello dove sono stati protagonisti i The Jackal nella puntata di anteprima). Il brunch o li ama o lo si odia: quella strana mescolanze non ben chiara di colazione e pranzo, in bilico fra dolce e salato non è per tutti.

Tuttavia nel capoluogo lombardo il brunch va parecchio, motivo per cui Borghese deve aver deciso di girare qui la settima puntata. Il meccanismo è sempre lo stesso: 4 ristoratori si sfidano fra di loro per ottenere il titolo di Miglior ristoratore e il premio da 5.000 euro da investire nell’attività. A turno ciascun concorrente ospita nel suo locale i rivali e lo chef. Mentre i rivali analizzeranno e criticheranno l’aspetto del locale, la sala e l’impiattamento, a Borghese toccherà il compito di ispezionare la cucina.

Alla fine del pranzo o della cena (del brunch in questo caso), i concorrenti daranno un voto a 4 aspetti:

  • Location
  • Menu
  • Servizio
  • Conto

Anche Borghese darà i suoi giudizi e con il suo voto potrà confermare o ribaltare il risultato. In aggiunta lo chef si riserva un bonus da 5 punti che cambia di puntata in puntata: questa volta oggetto di bonus saranno le uova.

Ma ecco i 4 locali in gara:

  • Crazy Cat Cafè di Alba (zona Stazione Centrale): Alba è la titolare, nonché fervente gattara. Nel locale ci sono regole ferree per non disturbare i gatti: non bisogna fre troppo rumore, non bisogna invadere i loro spazi e non bisogna svegliarli se dormono. Qui vengono offerti due tipi di brunch da tre portate: uno da 18 euro e uno da 22 euro. La location ha l’aspetto di una caffetteria inglese ed è tutta a tema felino, con arredamento minimalista. Non mancano ovviamente giochi e cucce per i gatti
  • Hygge di Matteo (zona Porta Genova): Matteo è il titolare. Anche qui abbiamo due tipi di brunch, il Regular e il Vegano, entrambi composti da cinque portate. La location è improntata sulla condivisione: nella sala principale c’è un grande tavolo dove possono sedersi più gruppi di persone. Fondamentale la tematica del viaggio
  • Tenoha di Youssra (zona Porta Genova): Youssra è la responsabile della zona ristorativa. Propone un brunch in stile giapponese con un vassoio con diverse opzioni di scelta. La location è una ex fabbrica di carata da parati, con arredamenti nipponici e minimalisti
  • Piccolo Cafè & Restaurant di Michele (zona Cordusio): Michele è il gestore di questo locale che si trova all’interno del Piccolo Teatro di Milano. In questo caso abbiamo un brunch a buffet con ampia scelta. Alcuni piatti e centrifugati sono alla carta. La location è assai suggestiva

L'articolo 4 Ristoranti con Alessandro Borghese: settima puntata a Milano proviene da Dissapore.

4 Ristoranti a Milano per eleggere il miglior brunch: le nostre pagelle

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Ah, ma come è milanese questa nuova puntata di 4 ristoranti con Alessandro Borghese, dedicata ai brunch. Andiamo a fare un brunchino a Milano? Sì! Quale scegliamo, quello coi gatti, quello giapponese, quello nordico o quello “troppo top”?

Ecco, una conversazione come questa può avere senso solo a Milano, ma in fondo può anche essere il suo bello. Certo, se vi piace far colazione circondati da animali, o circondati da gente che parla come Guido Nicheli in Vacanze di Natale (“e sei in pole position!”). Più che a 4 ristoranti, stavolta sembra di trovarsi davanti a una puntata del programma trash di Bonolis Ciao Darwin. Milanesi imbruttiti versus Milanesi naif: chi vincerà la sfida all’evoluzione sociale?

Date le premesse poteva essere una puntata super divertente. La verità è che lo è stata oltre ogni aspettativa. È successo di tutto: chiavi dimenticate nel forno, uova servite crude, tubi gocciolanti e sopratutto gente che litiga neanche fosse un episodio di Forum. “Il tuo pollo sapeva di pollo”, “il tuo locale è pieno di peli nell’aria” e soprattutto la frase regina di ogni bagarre televisiva che si rispetti (ovviamente dopo “sei falsa Simona!”): “lasciami finire, io non ti ho interrotto”.

Ah, che goduria, tutta questa milanesità.

Così, questa settimana, gongolo particolarmente nel servirvi insieme al perfetto brunch milanese pure le mie consuete pagelle alla performance televisiva di ciascun concorrente. Con un bonus speciale, regalato all’abbondanza (e cioè a chi sarà più generoso nelle votazioni): perché il bello del brunch, si sa, non è inframezzare il pranzo con la cena, ma mettere proprio insieme, uno via l’altro, i due pasti, passando dal dolce al salato e tornando al dolce.

Alba, Crazy Cat Cafè

4 ristoranti alessandro borghese milano

Che carina Alba, la gattara del gruppo. Nel suo bar comandano i suoi nove gatti, quindi ci è parso curioso che al brunch non abbia servito croccantini. Brr. Ma su, si scherza, e anche se io coi gatti vado tutt’altro che d’accordo, alla fine ho trovato il sorriso di Alba un sollievo in una puntata così tesa, e probabilmente è stato così per tutti. Per tutti tranne che per Michele. Lui proprio ‘sta roba dei gatti l’ha trovata or-ren-da, e non siamo sicuri che si riprenderà del tutto da quest’esperienza.
Però Alba, dai capelli rosa alla Gigì (come mi sento vecchia a citare cartoni degli anni Ottanta), conquista il mio bonus per l’abbondanza: proprio non ce la fa a dare insufficienze, perfino quando le viene portato al tavolo un uovo crudo.

VOTO: 7 + 1 di bonus

Matteo, Hygge

4 ristoranti alessandro borghese milano
Ed ecco il milanese hipster della situazione, Matteo, con la barbetta, il maglione un po’ slavato e il suo locale scandinavo dal nome impronunciabile. Su, non fate il muso se vi fa sedere al social table, che (parole sue) Milano che è piena di posti imbruttiti (e qui almeno un paio di concorrenti prendono l’offesa sul personale).
Però, Matteo, una cosa te la devo dire: nordico va bene, ma guarda che un po’ di brio qua e là mica ci starebbe male. Anche nel profondo Nord, per sei mesi l’anno, vedono il sole e sorridono.

VOTO: 5

Youssra, Tenoha

4 ristoranti alessandro borghese milano
Youssra è la dimostrazione che la nazionalità è solo un Paese scritto sulla carta d’identità: nonostante sia di origini lontane, è difficile pensare a una Milanese più milanese di così, come anche è super milanese il suo locale giapponese. Capelli alla Kim Kardashian, cipiglio pistino, atteggiamento imbruttito assai, Youssra rischia quasi un infarto quando si sporca i pantaloni con una fetta di pane grondante marmellata.
Lo spirito è quello di una brava giocatrice, bisogna dargliene atto, anche se probabilmente paga l’inesperienza della giovane età. Per dire: aggiunge il dolce di nascosto, sperando di conquistare i concorrenti, ma si fa beccare immediatamente, e nel tentativo di giustificarsi si sente la semipermanente delle sue unghie stridere malamente contro i vetri.

VOTO: 6

Michele, Piccolo Cafè & Restaurant

4 ristoranti alessandro borghese milano
Che meraviglia, Michele. Quanta soddisfazione in un concorrente così. Già dalla prima, gioiosissima, espressione, so che sarà il mio preferito di questa puntata, come in una sorta di imprinting. Lui, che guida un locale dove è tutto al top, tutto emozione, tutto magia. Non siamo neanche sicuri che sia vero, Michele, il Barney Stinson de’ noantri, con una collezione infinita di impeccabili completi blu e una sequela di critiche davvero, davvero imbruttite. La tovaglietta di carta? Non si può vedere, ma che cheap. Le uova strapazzate? Imbarazzanti. Lo sgabello in legno norvegese? Per carità, che scomodo. “In una sola parola, posso dirtela?”, chiosa Michele raccontando al suo staff i brunch degli altri concorrenti. Ti prego, Michele, diccela. “Tristezza”. Ed ecco che Michele passa con uno slancio atletico dal Briatore di Crozza al Renzi di Crozza.
Adoro.
Purtroppo, non sono davvero sicura che ce la faccia a superare lo shock del brunch gattoso a casa di Alba.

VOTO: 9

Alessandro Borghese

4 ristoranti alessandro borghese milano
Le puntate così non piacciono solo a me, ma evidentemente sono anche il pane del buon Ale, che sguazza tra le scaramucce dei concorrenti. Li costringe a esporsi sulla cattiveria dei voti più bassi, li segue sulle lamentele girando il dito nella piaga. E, immancabilmente, riesce a scovare angoli sporchi pure nelle più impeccabili cucine milanesi. Ah, e a scovare pure un cappotto pazzesco. Ti prego Alessandro, lo so che aspetti le mie pagelle ogni giovedì sera, e ti prometto che la prossima settimana sarò più buona, se mi dici dove lo hai comprato.

VOTO: diesci

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4 Ristoranti con Alessandro Borghese: ottava puntata in Friuli-Venezia Giulia

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Tutti pronti per l’ottava puntata della nuova stagione di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese? Questa volta il cooking show si sposta in Friuli-Venezia Giulia per scoprire quale sia il miglior ristorante di cucina carnica. Come di consueto, la puntata andrà in onda giovedì 11 giugno 2020, alle ore 21.15 sul Sky Uno (canale 108 di Sky) e su Now TV.

Dopo la settima puntata fra i brunch a Milano (fra uova poco cotte e peli di gatto che viaggiavano nell’etere), adesso tocca al Friuli-Venezia Giulia mettersi in gioco. Le regole ormai le conosciamo tutti. A turno un ristoratore ospita i rivali e lo chef Alessanro Borghese a pranzo o a cena. Mentre gli altri ristoratori esaminano la location e la sala, Borghese si dedica all’ispezione della cucina (occhio a non dimenticare le chiavi nel forno).

Dopo aver mangiato, poi, i ristoratori daranno i loro voti con un punteggio da 0 a 10 a:

  • Location
  • Menu
  • Servizio
  • Conto

Anche Alessandro Borghese darà i suoi voti che potranno confermare o ribaltare il risultato. In aggiunta lo chef si riserva un bonus da 5 punti, dedicato ogni puntata a un piatto o un ingrediente diverso. Questa volta l’oggetto di bonus sarà la zucca. Al termine della puntata, poi, verrà proclamato il vincitore che, oltre ad ottenere il titolo di Miglior ristorante, riceverà un contributo economico di 5mila euro da investire nell’attività lavorativa.

Questi sono i 4 ristoranti in gara nell’ottava puntata:

  • Antica Osteria Stella d’Oro di Sara (Villa di Verzegnis, Udine): Sara è la titolare di questo ristorante che si trova sulla via dei Vini e dei Sapori. La cucina del locale è tradizionale, anche se rivisitata. La location è storica con arredi classici in legno, elegante. Ha un bar e uno spazio esterno per l’estate
  • Edelweiss Stube di Alessandro (Sappada, Udine): Alessandro è il titolare, un cuciniere e non uno chef, per sua stessa definizione. Il ristorante ha l’aspetto di una baita di montagna con classici arredamenti in legno
  • La Buteghe di Pierute di Paola (Illegio, Udine): Paola è la titolare di questo locale situato in un piccolo borgo. Il ristorante ha al piano terra l’originale negozio di alimentari, mentre il locale vero e proprio si sviluppa su più piani. Come location ha mantenuto le tradizioni folkloristiche carniche, con arredamento in legno e muri in pietra a vista
  • Osteria al Cral di Federico (Lauco, Udine): Federico è il titolare e lo chef di questa osteria di recente apertura. La sua cucina è tradizionale, saporita e aromatica. Il locale è piccolo, con travi in legno e una stufa

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4 Ristoranti in Friuli per scovare la migliore cucina carnica: le nostre pagelle

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Devo essere sincera: io il Friuli, protagonista di questa nuova puntata di 4 ristoranti dedicata alla cucina carnica, non lo conoscevo mica tanto. Poi, l’estate scorsa, ci ho fatto una breve ma intensa full immersion: due lunghi weekend, uno family friendly e uno enogastronomico, che mi hanno fatto scoprire una terra straordinaria, ma straordinaria davvero.

E il frico. Gesù, il frico. Ecco, se fossi stata in Alessandro Borghese altro che zucca oggetto di bonus, prodotti dell’orto ed erbette di montagna. Io solo frico avrei ordinato. E non potendo dare un bonus per il miglior frico (perché ahimè, non li ho assaggiati, e in queste pagelle valuto solo la performance televisiva, non il cibo) dichiaro lo sciopero del bonus. Per questa puntata, niente punti in più, basta che Alessandro e i suoi quattro moschettieri facciano davvero onore al territorio, cercando il miglior ristorante di cucina carnica del Friuli, e guai a dirlo agli stellati della zona, come il Laite di Sappada, tanto per dirne uno.

Insomma, una puntata che inizio con travolgente entusiasmo senza ancora sapere quanto quella carica accumulata mi servirà a rimanere sveglia. Sarà la pesantezza del frico che ho sognato di mangiare, o più probabilmente sarà l’andi soporifero dei concorrenti in gara, però vi giuro che ho faticato ad arrivare a fine puntata.

Quel che ho capito è che, alla fine, il Friuli è proprio come me lo ricordavo: è il posto dove davvero andrei a rilassarmi in vacanza, ma mai e poi mai io, cittadina impenitente, riuscirei a vivere la mia vita in tutta quella quiete. Gente buona, meravigliosa, un tripudio di 7 e di 8 e rassicurazioni e sorrisi sinceri. Ma ragazzi, fatevelo dire: questi quattro concorrenti sono una noia mortale.

Sara, Antica Osteria Stella d’Oro

4 ristoranti alessandro borghese friuli

La Nicoletta Braschi del Friuli va dritta all’obiettivo, agguerritissima perché vuole i 5mila euro per comprare un forno nuovo. Gentile, adorabile, simpatica, in perfetta sintonia con il suo impacciatissimo socio che sbaglia tutto lo sbagliabile, ma che sembra l’unico ad aver capito tutto, quando si rivolge alla sua brigata energica come il lattuccio caldo della buonanotte dicendo: “Questa è la scarica di adrenalina che ci vuole in questa calma Carnia”.

VOTO: 6 e 1/2

Alessandro, Edelweiss Stube

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Inizialmente Alessandro sembra l’elemento su cui puntare per girare nel verso giusto le sorti di quella puntata. “Quello è come me, è un gran fricone”, si presenta all’inizio, e già ci piace. In effetti è forse l’elemento meno demoralizzante, con qualche voto più cattivello e qualche commento un po’ più graffiante. Festeggia perfino a fine servizio, docciando i suoi con le bollicine senza neanche aver vinto. Sarà mica un infiltrato?

VOTO: 7

Paola, La Buteghe di Pierute

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Eccolo, il ritratto della calma che mi aspetto di trovare nel silenzio delle montagne.

VOTO: Scusate, mi sono addormentata.

Federico, Osteria al Cral

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Il tenerone della situazione, Federico è da solo in cucina ed è dipinto come un pasticcione fin dalla prima inquadratura, con le padelle che gli cadono dal piano cottura. Ma il suo segreto è avere mille personalità, e lo dimostra parlando con se stesso in terza persona, dandosi del noi, e chiacchierando amabilmente con le sue dieci identità mentre la sua fidanzata zitta zitta lo guarda un po’ preoccupata. Ci credo che poi va in palla con il dramma dei dolci offerti: come spiego ad Alessandro Borghese che non so quale dei Federico in cucina ha preso la decisione di toglierli dal conto?

VOTO: 6

Alessandro Borghese

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Nemmeno lui ce la fa a tirare su questa puntata moscia. Lo si vede proprio, che stenta nella conversazione a tavola, con dei commensali che si illuminano solo quando possono correggerlo sulla pronuncia del dialetto friulano. E allora, non resta che parlare di cjarsons (i tradizionail ravioli friulani). E poi di cjarsons, e di cjarsons, e ancora un po’ di cjarsons. Ma che cjarsons.

VOTO: 6

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4 Ristoranti con Alessandro Borghese: nona puntata nel Cilento

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Siete pronti e carichi per la nona puntata della nuova stagione di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese? Dopo averci accompagnati nella sonnacchiosa puntata in Friuli Venezia-Giulia, adesso tocca al Cilento farci scoprire il Miglior ristorante con annessa azienda agricola della zona.

L’appuntamento è per giovedì 18 giugno 2020 alle ore 21.15 sul Sky Uno (canale 108 di Sky) e su Now TV. Il meccanismo alla base della sfida è sempre il medesimo. 4 ristoratori in gara, a turno ciascuno di essi invita a pranzo o cena gli altri tre rivali insieme allo chef Borghese. Giunti sul posto tramite il mitologico van dai vetri oscurati (assente giustificato solamente nelle puntate registrate a Venezia e in alta montagna per ovvi motivi logistici), qui i tre rivali si metteranno subito a commentare location e sala.

Intanto Alessandro Borghese passerà ad ispezionare la cucina, controllando che ogni angolino, anche il più recondito, sia pulito, che i coltelli non siano appesi alla parete in bella vista e che nel frigo gli alimenti siano correttamente etichettati e separati.

A fine pasto, poi, i ristoratori daranno il loro voto da 0 a 10 a quattro voci:

  • Location
  • Menu
  • Servizio
  • Conto

Anche Alessandro Borghese darà i suoi voti e con essi potrà confermare o ribaltare il risultato. In aggiunta Borghese ha a sua disposizione un bonus speciale di 5 punti da attribuire a un elemento che varia di puntata in puntata, solitamente un ingrediente particolare o un piatto tipico della zona. In palio non c’è solo il titolo di Miglior ristorante, ma anche un contributo economico di 5mila euro da spendere nell’attività.

In particolare, nella puntata nel Cilento l’oggetto di bonus è l’antipasto misto, tipico dei ristoranti della zona. Ma eccoli i quattro ristoranti in gara:

  • Agriturismo La Sfruscià di Vincenzo (Alto Cilento): Vincenzo è un ex calciatore, nonché titolare e coordinatore di sala. Nell’agriturismo sono presenti un vigneto, un uliveto, campi di grano e patate, fieno e un orto. Inoltre ha diversi animali che permettono di produrre salumi e formaggi caprini. Il ristorante ha due sale, ma l’agriturismo in realtà è costituito anche da una cantina, dalle camere e dalla spa. La cucina è tradizionale e genuina, molto abbondante
  • Agriturismo Podere Rega di Tiziana (Valle del Calore, Paestum): Tiziana è la titolare e la cuoca. Nell’agriturismo vengono prodotti ortaggi e frutta, ma non vino e formaggi. Oltre al ristorante, vicinissimo al Tempio di Nettuno, c’è un orto. La cucina è stagionale e tradizionale
  • Agriturismo Zio Cristoforo di Alessia (Cilento centrale): Alessia è la titolare. L’agriturismo si presenta come un casale rustico, diviso in due zone: quella del ristorante e quella della piscina destinata agli ospiti che qui soggiornano. Non mancano ettari di terreno, un orto e numerosi animali d’allevamento. Grazie a tutto ciò qui vengono prodotte verdure stagionali, formaggi e salumi. La cucina è a chilometro 0
  • La Fattoria del Cilento di Angelo (Cilento centrale): Angelo è il titolare, si occupa della sala e dei terreni. Anche qui abbiamo un casale rustico e famigliare, con parecchi ettari di terreno coltivati. Il ristorante ha una sola sala e un deohor chiuso. Oltre all’orto, qui vengono allevati diversi animali. La cucina è quella tradizionale del Cilento

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4 Ristoranti nel Cilento alla ricerca del migliori agriturismo: le nostre pagelle

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Sono certa che il calore della Campania, e in particolare del Cilento (dove è ambientata questa nuova puntata dei 4 Ristoranti con Alessandro Borghese, dedicata agli agriturismi), mi farà far pace con il programma.

Se siete lettori di questa rubrica già sapete che ce n’è bisogno, dopo una puntata friulana che non è che mi abbia proprio entusiasmato, per dirla in termini diplomatici. Giustappunto, vorrei approfittare di queste righe per far pace, oltre che col programma, anche con i Friulani. A giudicare da qualche mail che ho ricevuto, pare che si siano sentiti un tantino offesi dalla noia con cui ho descritto i loro ristoratori. Amici, sia chiaro: io amo voi, la vostra terra e il vostro frico. Amo un po’ meno l’andi tranquillo delle montagne ma, come si dice nelle migliori relazioni amorose, è un problema mio, mica vostro.

Chiuso l’incidente – speriamo – sono pronta ad aprire il capitolo del miglior ristorante con azienda agricola del Cilento, con un Alessandro Borghese che diligentemente si abboffa di antipasti misti locali per scegliere a chi dare il suo bonus. È un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Io, in una puntata così, dove si girano fattorie, orti, agricoltori e nonnine che fanno tutto a mano, sento il dovere di dare il mio bonus di un punto alla napoletanità, termine che prendiamo in prestito dal vicino capoluogo campano per indicare spirito, accento e folclore tipico della tradizione di questi luoghi (sì, le mail di protesta dei Friulani mi hanno spinta a essere più politically correct del solito).

Vincenzo, Agriturismo La Sfruscià

4 ristoranti alessandro borghese cilento

Sarei curiosa di conoscere la carriera calcistica di Vincenzo, per capire quale fosse il suo ruolo in campo. Perché, diciamoci la verità, all’interno della puntata Vincenzo è stato utile quanto il tentativo di Antonio Conte di far credere che i suoi capelli fossero veri. Sorridente lo è stato, simpatico pure, ma se pure fosse rimasto in panchina la puntata sarebbe arrivata lo stesso al novantesimo.

VOTO: 5

Tiziana, Agriturismo Podere Rega

4 ristoranti alessandro borghese cilento

Fin dalla sua comparsa sullo schermo ho capito che Tiziana sarebbe stata la cattiva del gruppo, e i suoi commenti puntigliosi buttati a manciate me ne hanno rapidamente dato conferma. Poi, d’improvviso, la svolta: quando è stato il suo turno di accogliere i ristoratori, Tiziana si è trasformata in un folletto saltellante di gioia, sfoderando un sorriso gigante e un buongiornissimo degno delle migliori chat coi parenti.
A ben pensarci, è proprio così che fanno i parenti: ti mandano un messaggio con tutto il loro entusiasmo mattutino ma contemporaneamente aprono un’altra chat per sparlare di te e della tua vita dissoluta.

VOTO: 6 e 1/2

Alessia, Agriturismo Zio Cristoforo

4 ristoranti alessandro borghese cilento

Alessia, che mistero. A tratti spietata, a tratti solare. L’ho adorata ma non del tutto capita quando, qua e là, ha buttato qualche frecciatina ammiccante, totalmente a caso. Tipo quando nel mezzo della cena ha iniziato ad accarezzare il bicchiere di vino, raccontando l’origine del brindisi e facendo un discorso sui cinque sensi. E io lì mi aspettavo che salisse in piedi sul tavolo cantando “Happy Birthday Mr Borghese” con voce suadente. Non l’ha fatto, e ancora mi chiedo delusa il perché.
Ma soprattutto, m’è rimasto il dubbio più grande di tutti.
Chissà se Alessia ha idea che cito il suo agriturismo ogni volta che sbatto il mignolino del piede contro l’angolo del muro?

VOTO: 7

Angelo, La Fattoria del Cilento

4 ristoranti alessandro borghese cilento

Angelo (che in realtà si chiama Ancelo, o almeno così dice lui) è il perfetto frutto della famiglia italiana. In casa comanda la mamma, e lui si limita ad annuire e a dare il suo contributo mangiando di gusto e mettendo allegria. Un oste vecchia maniera, insomma. A lui, di 4 Ristoranti, non gliene frega mica troppo, a lui basta che mammà sia contenta. Disprezza totalmente i trucchetti degli altri, regala voti oltremodo generosi, ammette le proprie carenze (“noi siamo proprio sciagurati nel servizio”) e va fiero della cucina di casa. Se vi piace bene, altrimenti peggio per voi.
Non poteva che vincerlo lui, il mio bonus per la napoletanità.

VOTO: 8 (+ 1 di bonus)

Alessandro Borghese

4 ristoranti alessandro borghese cilento

Io l’ho sempre sostenuto: Alessandro Borghese è terribilmente più a suo agio al mare che in montagna. Meno tirato (perfino nel look), più rilassato, presumo che il suo sogno inconfessato sia condurre “4 chiringuitos sulla spiaggia”.
Come si è divertito a far notare che mancava il pane, che i bicchieri erano spaiati o che il menu era sbagliato. S’è perfino lanciato in un’assurda crociata persa in partenza contro la cucchiaia di legno, che proprio non si può più usare, cara signora mia. Insomma, se l’è goduta, pare, ma soprattutto ha fatto divertire anche noi.

VOTO: 9

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4 Ristoranti con Alessandro Borghese: decima e ultima puntata in Lunigiana

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Quel momento è giunto: annunciamo la decima e ultima puntata della nuova stagione di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese. Giovedì 25 giugno su Sky Uno (canale 108 di Sky) e Now TV, alle ore 21.15 come di consueto, vedremo per l’ultima volta lo chef Borghese alla prese con le ispezioni in cucina e con i ristoratori agguerriti, pronti a sfidarsi non solo a suon di piatti, ma anche di frecciatine (vedi per esempio la puntata nel Cilento). Questa volta ci trasferiamo in Lunigiana.

Al confine fra Liguria e Toscana, i 4 ristoratori si sfideranno seguendo le solite regole. A turno ciascun ristoratore ospiterà gli altri 3 rivali e Alessandro Borghese nel suo locale. Qui Borghese partirà alla volta dell’ispezione della cucina, mentre gli altri tre ristoratori giudicheranno location e sala. Dopo il pranzo o la cena, dovranno dare i loro voti a:

  • Location
  • Menu
  • Servizio
  • Conto

Anche Alessandro Borghese darà i suoi voti che potranno confermare o ribaltare il risultato. In aggiunta, in ogni puntata, Borghese si riserva un bonus da 5 punti in merito a qualche ingrediente o piatto tipico. In questo caso l’oggetto bonus saranno gli sgabei, un tipo di pasta lievitata che viene usata solitamente come pane o da mangiare insieme a salumi e formaggi.

Il vincitore avrà poi diritto a fregiarsi del titolo di Miglior ristorante, oltre a ricevere 5mila euro in premio da destinare all’attività. Questi saranno i quattro ristoranti in gara domani:

  • Ristorane La Corte al Castello di Ponetebosio di Silvana
  • Trattoria Quinta Terra di Jonathan
  • Agriturismo Montagna Verde di Luca
  • Ristorante Agriturismo Ca’Vidè di Francesca

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4 Ristoranti con Alessandro Borghese: l’ultima puntata in Lunigiana: le nostre pagelle

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Io lo ricordo con esattezza, il momento in cui da ragazza ho assaggiato i testaroli al pesto, ed è stato amore alla prima forchettata. Quindi grazie Alessandro Borghese, per aver finito così questa stagione di 4 Ristoranti, alla ricerca del miglior ristorante della Lunigiana.

Era giusto lasciarci così, alla vigilia di uno dei primi weekend soleggiati di questa strana estate, ricordandoci quant’è bella e preziosa la Liguria (non solo quella di mare), e poi poco più in là la Toscana, prima che i chilometri di code del venerdì pomeriggio ci facciano venire orribili ripensamenti.

Quella di stasera è stata davvero una bella puntata, in conclusione di una stagione televisiva che ha avuto alti e bassi, ma che ci ha regalato un po’ di tutto. Puntate talvolta sottotono, picchi di luoghi comuni sulla milanesità nell’espisodio a tema brunch (che per noi vince l’Oscar della miglior puntata dell’anno), improbabili premi creativi su ristoranti a tema, bellissimi luoghi di mare e montagna a fare da sfondo alla ricerca dei 4 Ristoranti.

Si finisce con quattro tra i migliori ristoratori che abbiamo visto in gara quest’anno: garbati ma non noiosi, critici ma mai inutilmente, ognuno ha perfettamente interpretato il suo ruolo, in un mix personaggi interessanti che hanno saputo animare la puntata. Dunque, ho deciso di dare il mio specialissimo bonus (di un punto, lo ricordiamo) al concorrente migliore di tutti, che arriva proprio a fine stagione e scalza – con un po’ di dispiacere – il Briatore del brunchino al Piccolo di Milano.

Silvana, Ristorane La Corte al Castello

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Vestita con un impermeabile in latex nero ecco che si presenta la siora Marchesa di Pontebosio, e in effetti incute un filo di timore, lei e il suo castello forse abitato da fantasmi dispettosi che le sporcano i bicchieri. Oh come m’è piaciuta, madama la Marchesa. Lei che sperava che la papera avesse un gusto un po’ diverso, chessò, dal pollo, dalla faraona, dal coniglio. E invece. Lei che quando Alessandro visita la sua location e le chiede se per caso è lei a cucinare vorrebbe tanto rispondergli scandalizzata “ma per carità”. Lei che sono fortunati i suoi ospiti, visto che in fondo “non è da tutti essere serviti dalla marchesa”. Una concorrente adorabile e – a dir la verità – meno caricaturale di quanto non l’abbia dipinta. Anche perché alla fine, nonostante la mise dall’effetto un po’ mistress e quell’aria da nobildonna altezzosa, ha trattato i suoi colleghi come dei pari, mai come sudditi.

VOTO: 8

Jonathan, Trattoria Quinta Terra

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Quanto entusiasmo, il timidissimo Jonathan, che si sente a suo agio solo tra le mura della sua cucina, e in sala si impappina per l’emozione. Con quel suo atteggiamento da vecchio saggio, Jonathan più che un concorrente pare il perfetto giudice. Equo, imparziale, super partes. Pure onesto, quando ammette che i coltelli li teneva sul magnete, ma li ha levati aspettandosi la visita di Alessandro. Insomma, uno davvero capace di sorprenderti: quando si dice una botta di vita.

VOTO: 6

Luca, Agriturismo Montagna Verde

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Ma che patato, Luca. Come si fa a non tifare subito per lui? Belloccio, giovane, sorridente, generosissimo nei voti, golosissimo di tutto quello che mangia. Un tesoro, per cui scommetto che file di fanciulle trepidanti saranno già in pellegrinaggio verso il suo ristorante, altro che “siamo difficili da raggiungere e quindi dobbiamo tenere i prezzi bassi”. Alzali pure, Luca, che se avessi vent’anni di meno ti verrei a trovare pure io (ovviamente, per l’agnello cotto nel camino, che mi ha fatto venire una fame insensata a quest’ora della sera). Vince lui (ma va?), e coi 5000 euro offre da bere a tutti, e poi brinda dicendo alla sua mamma “sei bellissima”. Potevamo darlo a qualcun altro il nostro bonus? Lovely.

VOTO: 9 + 1 di bonus

Francesca, Ristorante Agriturismo Ca’Vidè

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Anche Francesca ispira subito simpatia, forte della collaborazione con sua sorella. Gentile, sicura ma mai arrogante, timida ma cattivella quanto basta quando si tratta di rifilare qualche 4.

VOTO: 6 e 1/2

Alessandro Borghese

4 ristoranti; Alessandro Borghese in Lunigiana

Al netto d’un cappellino con un lupo blu improbabile, Alessandro Borghese finisce la stagione così come l’ha cominciata: alla grande. Non sembra quasi mai annoiato da un format che comincia ad avere qualche annetto (e che si ripete sempre uguale, perfino nelle frasi di rito ripetute fino allo sfinimento). Borghese veste perfettamente i griffatissimi panni del meme di se stesso, tanto che nemmeno Crozza osa farne l’imitazione: non ce n’è bisogno, Ale Borghese si replica da solo, con un personaggio rassicurante che si ripete sempre uguale a se stesso, proprio come succede nei meccanismi della comicità. E sarebbe anche più divertente, se in questo suo costruirsi un’identità chiara si prendesse meno sul serio. Ma ormai abbiamo imparato a conoscerlo, e da lui ci aspettiamo più simpatia che ironia.  Nella maggior parte dei casi (puntata di stasera compresa) Borghese sembra divertirsi in questo suo tour per luoghi bellissimi e magari un po’ sperduti dell’Italia, alla scoperta di tradizioni e specialità locali. Ma soprattutto, così come noi, gode a fare appunti cattivi ai concorrenti.

VOTO: 8

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